L’ultimo saluto ad Edo

2004-1m3Edoardo Prosperini, per tutti noi solo Edo, il presidente del Drago Rosso di Milano, ci ha lasciati.

Aveva affrontato la malattia con il suo stile, concreto nei giudizi, ma in qualche modo anche scanzonato, chiedendoci sino all’ultimo di giocare a mah jong , la sua grande passione.

Nell’ultimo anno, anche dopo una terapia, veniva comunque al club- cercando di tenere unite le persone per poter continuare a giocare al metodo classico, che difendeva a tutti i costi.

Edo era un grande organizzatore, dote che aveva sviluppato nella sua attività professionale (e che lo aveva portato ad alti vertici e con grandi soddisfazioni) e che riversava anche in tutti i suoi altri interessi.

Aveva praticato per anni il volo a vela, sino a diventare presidente di un importante club, e per unire l’altro suo piacere e le persone del mah jong, ha organizzato per alcuni anni dei tornei presso la sede delll’aereovolo. Ma aveva anche organizzato una gara al Castello Sforzesco di Milano e sono sicuro che avrebbe raccolto con successo l’invito che gli era stato fatto dalla FIMJ di trovare una formula per rivitalizzare il metodo italiano.

Ho conosciuto Edo quasi vent’anni fa e oltre a giocare con e contro di lui ho avuto modo di fare lunghe conversazioni sui più disparati argomenti, trovandolo sempre informato e competente. Pur avendo un carattere a volte così forte da sembrare spigoloso, era dotato di grande generosità, che sapeva esprimere in più modi, nel mondo della sua fabbrica e in generale verso gli amici del mah jong. Se si faceva un’assemblea di club per presentare la situazione di bilancio, voleva offrire la cena a tutti i partecipanti e così in mille altre occasioni.

Oltre alle gare nei vari circoli, organizzava settimanalmente una partita a casa sua e qui l’ospite squisito qual era mostrava nel gioco il meglio di sé, cercando di ottenere da ogni mano il massimo dei raddoppi possibili.

2015Desidero ricordarlo quando nell’ultimo campionato italiano, come presidente e capitano del Drago rosso, si strinse ad Angela, Anteo, Oscar e a me per innalzare la coppa appena vinta, dimostrando una gioia che per uno come lui, abituato sul proprio lavoro ad avere ben altre soddisfazioni, sembrava quasi infantile. Ma tant’è questo era l’uomo Edo, il giocatore, il Presidente, l’amico e il consigliere di tutti.

A Monica, che prima di avere la gioia di due splendidi gemelli, condivideva costantemente con papà Edo il piacere del mah jong, va il nostro abbraccio più caloroso e la promessa che non lo dimenticheremo.

Ciao Edo

Stefano

Fra i suoi risultati vogliamo ricordare il terzo posto assoluto nel 2004 assieme al primo posto nel metodo minimo 3, il secondo posto con il club Drago Rosso nel 2012, ed il terzo posto nel metodo senza fiori nel 2013.

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1 commento

    • Franco Di Sebastiano il 2015-11-02 alle 09:15
    • Rispondi

    Ci uniamo al dolore della famiglia per la perdita di Edo.
    Una persona fantastica che abbiamo avuto il modo di conoscere nel corso degli anni,un vero SIGNORE.
    Siamo ancora più addolorati perché questo dolore si unisce alla recente perdita del nostro caro Michele Lonero suo genero.
    Un caloroso abbraccio alla nostra amica Monica.

    Franco Di Sebastiano

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